Sanremo 2011 costruisce in questi giorni estivi l’identikit perfetto del nuovo concorrente della kermesse canora. Primo presupposto: cast pulito, secondo i suggerimenti del Codacons agli organizzatori del Festival:
”Si tratta di introdurre il test antidroga sia per i cantanti che per presentatori e vallette, così da escludere l’utilizzo di cocaina o altre sostanze da parte di questi soggetti, ed evitare siano commesse ingiustizie o discriminazioni a danno di questo o di quell’artista”.
Una volta passato il primo step, se si è emergenti, il riferimento unico - a quanto pare - non sarà più anche X-Factor ma solo “Area Sanremo“. Questo è il nuovo nome coniato per l’ex “Sanremo Lab“, laboratorio e concorso che ha come premio la partecipazione diretta al Festival.
Il progetto che ogni anno permette agli emergenti di arrivare alla platea televisiva di Raiuno, si dividerà per la prossima edizione in due parti: la zona “Lab” e quella “Doc“.
La seconda dovrebbe ospitare artisti che canteranno brani in dialetto. Il delegato delle selezioni è Paolo Giordano giornalista e scrittore, insieme Dj Ringo e Bruno Sartori, direttore dell’Orchestra sinfonica della città che ospita l’evento.
Il settore “Lab” sarà guidato dal conduttore e autore Paolo Limiti, da Elenoire Casalegno e Paola Turci. Il settore “Doc” invece da Davide Van Der Sfroos, Giordano Sangiorgi e Platinette. La sensazione è che siano comunque nomi in parte ancora da definire.
Polemiche sono state in qualche modo avanzate in merito all’esiguo numero di partecipanti e alle nuove strategie di promozione del concorso. Per questo abbiamo parlato con l’amministratore unico di “Area Sanremo” Giorgio Giuffra:
“Da quest’anno cercheremo di inserirci nei social network, sia attraverso la pagina ufficiale di Facebook che con una campagna pubblicitaria dedicata.
Stiamo chiudendo un rapporto di partnership anche con una radio nazionale e con alcuni giornali e riviste di settore”.
Sullo scarso successo delle precedenti edizioni, dichiara:
“Due anni fa non c’ero e ci sono stati 240 iscritti, lo scorso anno 321 e ho partecipato solo a metà dell’organizzazione. Potremmo dire ironicamente che basterebbe averne 322, ma al di là delle battute è difficile in un momento economico come questo chiedere ai partecipanti una cifra di iscrizione.
Quest’anno saranno investiti 50 mila euro nel progetto e 10 mila in più ogni anno per i prossimi due anni. L’obiettivo è arrivare ad una totale soppressione della retta a medio termine, anche grazie all’aiuto degli sponsor.
Sarebbe chiaramente utile vista la convenzione diretta con Raiuno, avere un format che ruoti attorno alla manifestazione. Noi abbiamo il diritto di far entrare il 25 per cento arrotondato per difetto dei nostri artisti vincitori nella categoria “Giovani” o “Nuove proposte”.
E qui, la stoccata al talent di Raidue:
“Il nostro è un diritto di accesso che non dovrebbe avere nessun altro. Lo scorso anno è stata data l’opportunità di partecipazione al vincitore di X-Factor Marco Mengoni, ma non credo che tutto ciò sarà ripetuto.
D’altronde Raiuno non è una rete televisiva che per sua natura sia molto aperta ai talent show. È importante sostenere da parte nostra e rispetto al passato quei caratteri di certificazione che per noi significano trasparenza, serietà ed esclusività”.